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sabato 10 gennaio 2009

PDL in campo, diretta da Cagliari


Rai News 24 ha trasmesso in diretta dalla Fiera di Cagliari l’apertura della campagna elettorale del PDL in vista delle elezioni regionali del prossimo 15 e 16 febbraio.

E’ stato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ad aprire i lavori e presentare il suo candidato Ugo Cappellacci. Il tono improntato all’ottimismo ed al pragmatismo positivo ha lasciato presto spazio ad una reazione stizzita ed aggressiva quando un gruppo di studenti ha contestato con fischi e slogan le parole del premier. “Chi sono quelli? Nostri o loro?” ha chiesto stupito prima di stigmatizzare con aggressiva veemenza le proteste dei contestatori mai ripresi dalle telecamere.

Una volta ristabilito l’ordine si è proseguito con riferimenti programmatici piuttosto vaghi e giustapposti (abrogazione dei vincoli della Giunta Soru, integrità delle coste e rispetto dell’ ambiente come fatto con Villa Certosa a Porto Rotondo (!), difesa della chimica, promozione del turismo, etc.) ma che, come lo stesso presidente ha precisato, “via via che prenderanno forma dovranno riportarte, insieme ad altri piani, allo sviluppo della Sardegna”. Tempo ancora per una battuta paternalistica, “Ho consigliato io ad Ugo di scriversi il suo primo discorso ufficiale della campagna elettorale. Si fa così quando si tratta di convincere gli altri!”, per poi passare la parola al candidato alla presidenza della Regione.

E’ un Cappellacci visibilmente emozionato, che esordisce con un tono alto, a tratti concitato, che manterrà per tutto il tempo del suo intervento. Il discorso non raggiungerà mai una sua fluidità apparendo piuttosto come una sequenza pianificata di slogan e messaggi interrotti sia da pause ad hoc che da altre impreviste, dovute principalmente a ricorrenti errori nell'articolazione delle parole.
“Tornare a sorridere, respirare aria nuova, liberare la terra sarda dal clima di tristezza e grigiore” sono il leit motiv del suo intervento che poi spazia dalla crisi del turismo ( eppure quest’anno hanno transitato negli aeroporti sardi più di sei milioni di passeggeri, record assoluto ed in controtendenza con il dato nazionale, ndr) alla disoccupazione e dalla crisi della chimica alla necessità di coinvolgere gli enti locali nei processi decisonali. Conclude con una promessa che sembra un dejavù: “Creare centomila nuovi posti di lavoro!”.

L’intervento volge al termine e Berlusconi torna sul palco per i saluti finali, ma a questo punto Rai News 24 interrompe il collegamento. Che dire di questa serata?

La macchina elettorale berlusconiana si è rimessa in moto con lo stile e l’organizzazione che la caratterizzano. Una regia attenta ai primi piani e ai campi stretti, estrema attenzione per il leader e le autorità della prima fila ordinatamente disposte secondo il cerimoniale (la coordinatrice regionale di Forza Italia, il Presidente del Consiglio ed il Sindaco di Cagliari), poche e ristrette le inquadrature del pubblico che non appare mai nella sua interezza. A queste strategie mediatiche si accompagna una capacità plateale di dimostrare una apparente unità e un lavoro di squadra( per esempio quando il sindaco di Cagilari, vero candidato anti-Soru prima del veto berlusconiano, si alza e applaude alle parole di ringraziamento di Cappellacci).

Nel complesso però solo ai disattenti e ai male informati possono sfuggire le contraddizioni di fondo e la pochezza dei contenuti programmatici che rimandano ai disastrosi risultati economici e finanziari delle giunte di centrodestra negli anni 1999-2004. In particolare, non si può dimenticare il maxi indebitamento delle casse della regione che passò dai circa 400 milioni di euro del 2000 agli oltre 3 miliardi del 2004. Per ironia della sorte, l' assessore tecnico al bilancio, nella giunta Masala che chiuse quella disastrosa legislatura, fu proprio Ugo Cappellacci.

Approfondimenti:
Rileggi il secondo ciclo elettorale "1999-2004" de "la decada perdida" sarda (il decennio perduto, ndr).

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