People between tradition and modernity, and sometimes they come back.

domenica 21 dicembre 2008

Yes, ajò!


Il quotidiano Liberazione ha dedicato l'ultimo numero del supplemento Queer al sorismo e al suo riformismo.

Pubblico alcune parti dell articolo di apertura di Angelo Azzaro e vi invito a leggere gli interventi di Giorgio Todde (medico e scrittore), Paolo Fresu (musicista jazz), Michele Murgia, Walter Falgio e Marcello Fois.

"La storia della Sardegna, della sua gente, non la si può raccontare senza provare a descrivere questo mix tra orgoglio, identità, coraggio ma anche un forte individualismo che spesso ha messo davanti il proprio benessere contro quello della comunità.

E' solo partendo da questo mix che si capisce chi è Renato Soru. Non è l'uomo venuto dal nulla, perché dietro di lui ci sono tutti quelli che prima di lui e insieme a lui non si sono arresi a una classe politica, perlopiù, incapace. Ma è anche un tipo speciale, perché prima di lui tutto questo non aveva avuto la forza di affermarsi, di avere la stessa visibilità.

Ma il vero motivo è un altro....

Riguarda i simboli, cioè il piano più alto del fare politica. Soru è stato capace di ridare speranza a un'isola. Di farle alzare la testa. Di darle un sogno.
Spirito identitario, follia, chiusura? Per rispondere viene in mente un romanzo. Un grande romanzo. Che però è anche un po' un libro di storia. Si chiama Passavamo sulla terra leggeri e lo ha scritto Sergio Atzeni, lo scrittore morto nel 1995 nel mare di Carloforte. Probabilmente un suicidio. Aveva 43 anni. I suoi libri sono tutti bellissimi. Ma Passavamo sulla terra leggeri è più che bello. E' unico. Eccezionale. Racconta la storia delle madri e dei padri di Sardegna.

E' la storia dei vinti, cioè la storia di chi non ha dominato ma è passato sulla terra leggero. E' la storia di chi ha imparato fuori dall'ufficialità l'orgoglio di essere quello che è. Né più, né meno. Senza spocchia sapendo che spesso il discorso dominante lo ha messo in un angolo. Passavamo sulla terra leggeri è il romanzo che spiega l'orgoglio, di ieri e di oggi, non come fenomeno di chiusura, ma come la storia di chi si riprende quello che gli è dovuto. Il passato. Ma anche la speranza. Il futuro."

Link: www.renatosoru.it

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