"S-bahn S7 direzione Potsdam, scendiamo a Wannsee, la serata è buia, ventosa e piove a dirotto. Fortunatamente l'Accademia non dista troppo dalla stazione, all'ingresso un funzionario controlla
i nostri nomi nella lista degli invitati e possiamo procedere. Un grande giardino, il parcheggio è pieno e l'ingresso principale elegante e con un grande portone bianco.
Attendiamo qualche minuto prima che l'incontro inizi: la maggior parte dei presenti sono giornalisti, tedeschi e americani, studenti universitari, ex-funzionari ( c'è anche l'ex ambasciatore americano a Berlino) e politici. L'età media è piuttosto alta, tante le capigliature grigie e perfettamente pettinate e curate. Qualche signora, poche ragazze. L'atmosfera è molto formale e i ricordi superano le idee. Insomma non è certo questo il posto dove si pensa di cambiare o migliorare il mondo...."
Ieri sera ho assistito all'incontro con Walter H. Pincus nel palazzo della American Academy in Berlin. Giornalista del "The Washington Post" dal 1966 e vincitore nel 2002 del premio Pulitzer, Pincus è una delle personalità più importanti del giornalismo americano.
La crisi del giornalismo tradizionale andrebbe attibuita al giornalismo stesso incapace in questi anni di ascoltare e seguire le nuove esigenze del suo pubblico, o meglio dei suoi clienti-lettori, e non sempre all'altezza nel limitare il ruolo sempre più crescente degli uffici stampa, principalmente governativi, nell'imporre ai giornalisti l'agenda degli addetti alle pubbliche relazioni.
La scelta di Berlino testimonia quanto siano forti e speciali i legami politici, storici e culturali tra la capitale tedesca e gli Stati Uniti.
Si trova lungo le rive del Wannsee.
Link:
- Il Premio Pulitzer è un premio statunitense, considerato come la più prestigiosa onorificenza nazionale per il giornalismo, successi letterari e composizioni musicali. Viene amministrato dalla Columbia University di New York.
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